Sole, risate, attività coinvolgenti: questa è l’immagine che spesso viene associata all’animazione turistica. Figure energiche che intrattengono gli ospiti di villaggi vacanze, hotel e resort, promettendo divertimento e spensieratezza! Ma dietro i sorrisi e i balli di gruppo, si cela un mondo di professionisti spesso frainteso, avvolto da stereotipi comuni. È tempo di andare oltre la superficie e sfatare i miti più comuni sull’animazione turistica, scoprendo la realtà di un lavoro che va ben oltre l’apparenza!
1. Gli animatori turistici non sono professionisti.
Questo può essere un errore comune. Gli animatori turistici infatti sono spesso professionisti formati in diverse discipline: dallo sport allo spettacolo, dalle lingue all’organizzazione di eventi. Molti seguono corsi specifici e possiedono competenze comunicative, relazionali e linguistiche elevate. Il loro ruolo richiede energia, creatività, capacità di problem solving e una grande passione per l’interazione con le persone!

2. L’animazione turistica è solo per i bambini.
Certamente l’animazione per i più piccoli è una parte importante dell’offerta turistica, ma non è l’unica. I team di animazione reputano di fondamentale importanza proporre attività pensate per tutte le fasce d’età: dai tornei sportivi per gli adulti e i ragazzi, alle serate a tema ai momenti di relax. L’animazione cerca di coinvolgere dal primo all’ultimo ospite, creando un’atmosfera conviviale e divertente per l’intera struttura.

3. L’animatore turistico è sempre in vacanza.
Questa si che è un’illusione! Gli animatori turistici lavorano duramente, spesso con orari lunghi e ritmi intensi, poiché devono organizzare tutte le attività della settimana, gestire i partecipanti, dedicarsi alla preparazione degli spettacoli portati sul palco, risolvere eventuali problemi e garantire che tutto si svolga nel migliore dei modi. La loro “vacanza” è far trascorrere momenti di svago agli altri, ed è ciò che li rende più felici al mondo!

4. Gli animatori conoscono tutti i balli di gruppo del pianeta a memoria.
Diciamo che ne conoscono un bel po’! Ma anche loro a volte devono ripassare i passi più complicati o impararne di nuovi; non sono database viventi di coreografie, anche se la loro memoria motoria è spesso impressionante!

5. Gli animatori non dormono mai.
Sembra così, con tutta l’energia e la carica che sprigionano durante il giorno e la sera! Ma anche gli animatori hanno bisogno di rifornire le batterie. Magari non dormono quanto un turista in relax totale, ma hanno senza ombra di dubbio i loro momenti di riposo per essere pronti a dare il massimo il giorno dopo!

6. L’animatore è pagato solo per divertirsi.
Fare l’animatore è sicuramente il lavoro più divertente del mondo, ma dietro questo divertimento c’è una professione vera e propria, composta da responsabilità, orari e impegno. La loro “paga”, ovviamente, non è solo il sorriso degli ospiti, ma anche uno stipendio che riconosca il loro impegno e le loro competenze.

7. Fare l’animatore è un lavoro “di passaggio” senza futuro.
Per molti giovani può essere sicuramente un’esperienza formativa e divertente, ma per altri fare animazione diventa una vera e propria carriera. Ci sono percorsi di crescita che portano a diventare responsabili dell’animazione, coreografi, tecnici di spettacolo e figure professionali specializzate nel settore dell’intrattenimento turistico, che conducono a risultati meravigliosi!

8. Gli animatori ricordano il nome di tutti gli ospiti.
Tutti gli animatori sono bravi a interagire con tante persone, ma memorizzare il nome di centinaia di ospiti in una settimana è una superpotenza che pochi possiedono! Alcune strategie vengono spesso usate per provare a ricordarsi i nomi di tutti quanti!
Con questo articolo finiamo le pubblicazioni prima della stagione estiva 2025! Vi ringraziamo per averci seguiti nelle nostre rubriche settimanali e non vediamo l’ora di vedervi nei villaggi per vivere insieme un’Estate fantastica!